Presentazione di Antiquarium X - Paruzzaro

Dopo che sabato 25 novembre è avvenuta ad Arona la prima presentazione del volume X di Antiquarium, il Gasma si accinge ad altri due incontri nel territorio per valorizzare alcuni contenuti aggiuntivi a quelli principali della Arona Scomparsa Arona Sconosciuta.

Infatti, salva restando l’attenzione al tema aronese, sabato 2 dicembre alle ore 16 nella Sala Consiliare di Gozzano si parlerà anche di Cusio e venerdì 8 dicembre alle 16.15 nella analoga Sala del Comune di Paruzzaro l’attenzione, oltre ai contenuti aronesi, sarà posta in particolare su due argomenti locali.

 

La presentazione con due proiezioni in Power Point, sarà aperta dal presidente del Gasma Carlo Manni e proseguita da Silvia Gadina, consigliera del Gasma stesso.

 

Come già illustrato, Il volume ANTIQUARIUM X, ricco di 272 pagine a colori con 18 articoli di archeologia, storia, arte e geologia, come al solito illustratissimo, contiene articoli su Arona, Cusio, Vergante e Novarese.

Il GASMA festeggia così al meglio i suoi 50 anni (gennaio 1974 - 2023) e i dieci della rivista con due servizi particolari: il primo che percorre con molte immagini la vita associativa condivisa nei decenni da alcune centinaia di appassionati; il secondo con lo ‘Speciale’ Arona scomparsa Arona sconosciuta - siti, monumenti e segreti della città e delle frazioni aronesi, per lo più ignoti-. Si tratta infatti di soggetti, spesso minori, che in 50 anni non hanno avuto voce nella divulgazione storica locale o che sono emersi da poco. Riaffiora così parte della Arona dimenticata e perduta.

 

Ma fino a pochi anni fa non si conoscevano neanche i "misteri" di un grosso masso di quasi 10 metri di lunghezza perso nei boschi di Barquedo a poca distanza dall’oratorio di S. Grato di Paruzzaro (La Valascia sotto Cascina Parone). Il defunto Walter Giacometti, ex sindaco del paese, già socio Gasma, lo segnalò al Gruppo nel 2009. Oggi Silvia Gadina dopo un lungo ed accurato studio lo ha pubblicato, mostrandone i segni incisi: ben 63 coppelle (incavi tondi di funzione rituale) e 18 affilatoi (tagli provocati dalle lame metalliche che vi si affilavano).

Si tratta di una novità di grande valenza archeologica in un’area ormai lontana da quelle della montagna o dell’alta collina, che ne sono ben più ricche.

 

Ancor più appartenente a Paruzzaro è una bella scultura lignea policroma di circa 60 centimetri raffigurante un "orribile drago" che fino al lontano dopoguerra veniva scortato nelle processioni delle Rogazioni Minori percorrenti tutta la campagna del Paese. Esso raffigurava il demonio predatore delle messi e dei frutti della terra, rovina dei contadini. In primavera bersagliato per tre giorni da benedizioni itineranti dei sacerdoti, litanie e preghiere dei fedeli, si dava infine per sconfitto; chinava il capo, le ali e la coda e… lasciava in pace i raccolti. Va sottolineato che tutto il Novarese almeno dal Seicento vedeva questa pratica religiosa in uso in tutte le località e che pochi simulacri del Drago (differenti per fattura e materiale) sono noti o si sono oggi conservati a Briga, Borgomanero, Isola di S. Giulio.

Questo salvataggio di un oggetto che rischiava di essere disperso dopo la cessazione delle Rogazioni è anch’esso dovuto a Walter Giacometti che lo tolse da una soffitta.

Questa presentazione sarà dunque la giusta occasione per ricordare il vecchio sindaco, e si concluderà con la donazione alla sua comunità d’origine del drago, generosamente ceduto dalla vedova Alba Gattoni Giacometti al Gasma e fatto restaurare dall’Associazione stessa.

 

Vi aspettiamo numerosi!

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