Presentazione di Antiquarium X - Gozzano

Sabato 2 dicembre alle ore 16.00 nell’Aula Consiliare del Comune di Gozzano il GASMA con il patrocinio del Comune stesso e della Biblioteca Mazzetti presenterà il libro ANTIQUARIUM MEDIONOVARESE, VOL. X
La presentazione con due proiezioni in Power Point, sarà aperta dal presidente del Gasma Carlo Manni e chiusa al termine da Francesca Falciola, gozzanese e socia del Gasma stesso.
Il volume ANTIQUARIUM X, ricco di 272 pagine a colori con 18 articoli di archeologia, storia, arte e geologia, come al solito illustratissimo, contiene articoli sul Arona, Cusio, Vergante e Novarese.
Il GASMA festeggia così al meglio i suoi 50 anni (gennaio 1974 - 2023) e i dieci della rivista con due servizi particolari: il primo che percorre con molte immagini la vita associativa condivisa nei decenni da alcune centinaia di appassionati; il secondo con uno ‘Speciale’ su molti siti, monumenti e segreti della città e delle frazioni aronesi, per lo più sconosciuti. Si tratta infatti di soggetti, spesso minori, che in 50 anni non hanno avuto voce nella divulgazione storica locale o che sono emersi da poco. Riaffiora così parte della Arona scomparsa o sconosciuta.
Ma, come sopra detto, non mancano studi sul Cusio, da sempre al centro delle attenzioni dell’associazione, che ha presentato con successo anche a Gozzano tutti i volumi precedenti.
Questo numero in particolare contiene un articolo di Francesca Falciola dal titolo "Spaccato di rosso e d’argento" una ricerca d’archivio sul simbolo della comunità gozzanese. Ella segnala l’originario stemma di Gozzano, poi mutato negli anni '30, dipinto su un edificio centrale che da poco è stato restaurato, e racconta le vicende che hanno portato al cambiamento, ristabilendo nella memoria locale la verità sullo stemma antico.
Un secondo contributo dell’architetto Angelo Marzi "Una villa romana presso la chiesa di S. Filiberto di Alzo" illustra i resti di un ritrovamento primo e per ora unico nel Cusio, di I - II secolo d.C. circa, cioè muri di età romana, un pavimento in cocciopesto, varietà di laterizi, una soglia di casa in pietra ed un frammento di cornicione, tutti reperti circostanti la chiesa e il campanile o reimpiegati nelle murature.
Un terzo studio ad opera di Paolo Colombani Rossi "Proposta di attribuzione di un dipinto su tavola" ha individuato nel pittore Giovanni Tanis, marito di Rosa Rossi antenata cusiana settecentesca dell’ Autore, l’artista che dipinse ritratti di persone e quadri di soggetto sacro confrontabili con la tavola indagata, una Resurrezione di Cristo. Il Tanis, dopo il matrimonio, visse ed operò in Valsesia.
Vi aspettiamo numerosi!

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